giovedì 6 giugno 2013

Icone di stile: COCO CHANEL

Gabrielle Bonheur Chanel, conosciuta in tutto il mondo come Coco, nasce a Saumur in Francia nell'agosto 1883; secondogenita di una famiglia molto povera, alla morte della madre venne affidata insieme alle sue sorelle, alle suore dell'orfanotrofio di Aubazine.
Raggiunta l'età massima per restare in orfanotrofio, Coco e la sorella maggiore nel 1901 iniziarono a lavorare come commesse in un negozio di maglieria a Moulin.

  
Ma è nel 1909 che Coco iniziò la sua carriera disegnando cappellini, in un'epoca in cui erano di moda ingombranti cappelli ricoperti di piume e dotati di un sostegno per poter restare fissi sulla testa, i cappelli semplici di paglia ornati da nastri e fiori in raso che creava Chanel non passarono inosservati.
E grazie a questa innovazione molto apprezzata dalle donne altolocate, Coco formò la sua prima clientela.


In seguito Chanel si trasferì a Parigi nella boutique in Rue Cambon dove iniziò a produrre e vendere, insieme ai cappelli, anche capi d'abbigliamento quali maglioni, gonne e abiti.
Contemporaneamente aprì una boutique anche nella località balneare di Deauville dove  realizzò dei maglioni ispirati all'abbigliamento dei marinai. Questa era la chiave dello stile Chanel: reinterpretare la vita comune della gente e creare abbigliamento elegante ma pratico, caratteristica che la Belle Époque non aveva assolutamente.
Per questo durante la Grande Guerra l'abbigliamento firmato Chanel conobbe un grande successo tra le mogli dei soldati che assistevano i feriti.

Il 1926 fu l'anno in cui Coco Chanel creò il piccolo vestito nero, la petite robe noire che fu un successo elogiato dalle più importanti riviste di moda, prima tra tutte Vogue.


Ma gli anni '20 furono importanti per Chanel anche per un altro motivo, infatti nel 1921 uscì sul mercato CHANEL N°5.
Venne chiamato a collaborare con lei Ernest Beaux, profumiere degli Zar di Russia, Coco è alla ricerca di un profumo "da donna che sappia di donna" e che "dovrebbe essere indossato ovunque si voglia essere baciate".
Così vennero sfidate le regole del tempo che volevano i profumi a fragranza unica, infatti Beaux creò per Chanel un bouquet composto da 80 essenze unite a componenti sintetici che ne esaltano i profumi.
Anche il nome "N°5" fu rivoluzionario, semplice  e così diverso dai nomi complessi dei profumi dell'epoca e fu scelto poiché Coco approvò il quinto campione propostole da Beaux, così come il flacone, squadrato, pratico e sobrio che lo rese un'icona del xx secolo oltre che il profumo più venduto e amato al mondo, persino da star del cinema quali Marilyn Monroe che alla domanda "cosa indossi per andare a letto" rispose: "solo qualche goccia di CHANEL N°5".



A metà degli anni '30 La maison contava 20.000 dipendenti, 34 profumerie e realizzava 28 000 modelli l'anno.

Durante la seconda guerra mondiale però Coco fu costretta a chiudere e allontanarsi dalla moda fino al 1954 quando, ormai settantunenne, riaprì la sua maison e si ripresentò al suo pubblico con una nuova collezione, dove propose il tailleur in tweed, che presentò nel febbraio dello stesso anno.


Ed è un anno dopo, nel 1955, che Coco diede vita ad un altro accessorio firmato Chanel che rimarrà negli anni intramontabile e inimitabile, la borsetta CHANEL 2.55 .
Come da tradizione Chanel, il design della borsa si ispirò al guardaroba maschile: per dare volume alla sua pochette, la stilista prese esempio dalle giacche che gli stallieri indossavano agli ippodromi. La borsa matelassé, ovvero trapuntata, presentava l'aggiunta di una tracolla che consisteva in una catenella di metallo, intrecciata al cuoio.




Nel 1971, anno della morte di Coco Chanel, la maison venne gestita dai suoi assistenti che si susseguirono negli anni, fino al 1983 quando venne affidata a Karl Lagerfeld che tuttora la gestisce.


Gabrielle Chanel, per tutti Coco, rivoluzionò completamente il mondo della moda portò la lunghezza delle gonne sotto il ginocchio e abbassò il punto vita, promosse l'utilizzo del jersey,dello stile alla marinara, del tailleur in tweed e per finire introdusse l'utilizzo dei pantaloni femminili.
Chanel creò la nuova donna del XX secolo, che afferma la propria femminilità attraverso la rivisitazione di abiti maschili e attraverso la comodità, perché una donna attiva ha bisogno di sentirsi a suo agio nel proprio vestito.


La moda passa, lo stile resta.
                     Gabrielle Coco Chanel 
















sito internet:

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